Una biblioteca messinese del ‘600

La biblioteca privata di Michele Romano, intellettuale messinese del XVII secolo, nonostante abbia subito l’inevitabile destino delle tante biblioteche di don Ferrante, viene qui restituita nella sua dettagliata fisionomia sulla scorta di documenti testamentari.

Tale ricostruzione rivela un’intensa e tutt’altro che provinciale circolazione libraria, in stretto rapporto con la realtà culturale delle classi egemoni cittadine. Emerge, attraverso l’identificazione dei singoli pezzi di questa raccolta, una fitta rete di testimonianze, per certi aspetti singolari, di un ambiente intellettuale nel quale orientamenti e situazioni acquistano improvvisamente rilievo e spessore storico-culturale sino ad oggi scarsamente illuminati.

Il libro consegna, in definitiva, un’attenta indagine sui gusti e sulle abitudini di lettura di un ‘chierico’ che, pur non impegnato direttamente nell’amministrazione cittadina, rispecchia senza dubbio atteggiamenti e tensioni ideologiche e culturali della società peloritana.