Medioevo e città nel Regno di Sicilia e nell'Italia comunale

Numerosi i contributi dedicati, in questi ultimi anni, alle diverse realtà di vita cittadina. Di meno quelli riservati al nesso città-Medioevo anche per ciò che si riferisce al corretto uso di un linguaggio appropriato. In questo volume, aperto a un ventaglio di interessi che vanno dalla crisi tardo-antica alle città-stato, si parla di centri urbani medievali nel Regno di Sicilia e nell’Italia centro-settentrionale. E si precisano, con autorevolezza e convinzione polemica, i termini di un dibattito che coinvolge storici, geografi e architetti nelle pretese di alcuni di individuare un’urbanistica medievale magari con varianti guelfe e ghibelline.

Un libro provocatorio dunque, incalzante, raffinato e criticamente avveduto e col cui modello di indagine si può ovviamente anche non essere d’accordo. Ma che nell’attuale fase di ripensamento storiografico, di concreto eclettismo e di revisione critica di ogni ideologia offre l’occasione per approfondimenti e verifiche metodologiche e per meditare sui complessi problemi di periodizzazione e di lunga durata e sulla terminologia da usare in una prospettiva che è insieme storica e filologica.